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Il poeta non canta soltanto le bellezze, ma denuncia, in maniera amara e attenta, tutte le brutture della società contemporanea. E i suoi versi si fanno pensieri, sempre in agguato ad assalire l'anima. Si avverte, pertanto, quasi in ogni poesia, un senso d'ansia, un disagio profondo, quasi un tremore, più avvertito che espresso, ma a volte conclamato, di fronte ai mali del mondo e persino di fronte al proprio sé che scopre dimidiato e in cui non sempre si riconosce: "Ho paura dei laghi limpidi, ho paura del riflesso della mia vera immagine..."